La Battaglia di Montechiarugolo
Nel lontano 1796 a Montecchio, in Provincia di Reggio Emilia, dove oggi sorge il Ponte sull'Enza, avvenne il primo episodio d’armi che fece da preludio al Risorgimento italiano. Il 4 ottobre 1796 si svolse infatti la cosiddetta Battaglia di Montechiarugolo nella quale milizie volontarie della ‘Guardia Civica Reggiana’, insieme a soldati francesi, attaccarono un manipolo di soldati austriaci rifugiatisi nel Castello.
Dopo uno scambio di fucilate vi furono due morti: il volontario Andrea Rivasi di Cavriago che morì sul campo e un secondo milite che morì in seguito alle ferite. Dopo pochi giorni, secondo le cronache dell’epoca, si formò a Montecchio Emilia una Guardia Civica su imitazione di quella di Reggio Emilia e, il 27 ottobre 1796, si ottenne dal comando francese di potere esporre la bandiera del Tricolore sulla Torre dell’Orologio. Si trattava di quella stessa bandiera che poi, il 7 gennaio 1797, nel Congresso di Reggio la Repubblica Cispadana proclamò Universale con i suoi tre colori verde, bianco e rosso.
Il fatto d’armi ebbe una enorme risonanza a livello politico tra gli altri piccoli Stati italiani in quanto fu la prima battaglia tra un corpo militare ‘italiano’ e un esercito straniero, preludio alle future lotte per l’indipendenza e l’unità nazionale. Lo stesso Napoleone Bonaparte volle lodare l’impresa dei primi patrioti, commemorando i volontari periti in battaglia come “ i primi che avevano versato il loro sangue per la libertà”.