Luogo:
Palazzo di Riserva
Via Garibaldi, 15 - Parma
tel e fax: 0521 233 727
Orari:
da martedì a sabato:
9.30 - 15.30
domenica e festivi:
9.00 - 18.30 (luglio e agosto: 9.00-13.30)
Siti internet: www.museolombardi.it
Da non perdere: visita alle opere e documenti legati all'incisore Paolo Toschi
Il Museo trae origine e nome dall'operosa ed instancabile attività con cui il professor Glauco Lombardi (1881 - 1970) raccolse documenti e cimeli relativi ai secoli XVIII e XIX, con particolare riguardo al periodo del ducato di Maria Luigia.
Il primo grande nucleo della sua raccolta, ospitato nel Palazzo Ducale di Colorno dal 1915 al 1943, si arricchì considerevolmente nel 1934, a seguito dell'acquisto, presso il conte Giovanni Sanvitale, di numerosi oggetti appartenuti a Maria Luigia e da questa lasciati in eredità alla figlia Albertina Montenuovo Sanvitale.
Ma un particolare significato aveva già avuto, nel 1925, l'ingresso nelle sue collezioni di un importante nucleo di disegni dell'architetto Petitot; fu invece graduale l'acquisizione di opere e documenti legati all'incisore Paolo Toschi, cui nel corso della sua vita Lombardi dedicò ben due mostre.
Dal 1915 al 1943 il nucleo originario del Museo Lombardi trovò collocazione nel salone ed in alcune adiacenti sale del Palazzo Ducale di Colorno, anch’esse sottratte dalla caparbia tenacia di Glauco Lombardi al degrado in cui da decenni erano state abbandonate. Il 1934 costituisce una data cruciale per il Museo: in quell’anno infatti si perfezionò l’accordo fra Lombardi ed il conte Giovanni Sanvitale per la vendita al Museo dei preziosi oggetti appartenuti alla duchessa Maria Luigia ed entrati nel patrimonio Sanvitale attraverso Albertina Montenuovo Sanvitale, figlia della duchessa e nonna del conte Giovanni.
La seconda guerra mondiale, la faticosa ripresa postbellica ed estenuanti iter burocratici protrassero fino al 1961 la riapertura ed il riallestimento, questa volta nel Palazzo di Riserva di Parma, del nuovo Museo Glauco Lombardi che dal 1971 si configura come Fondazione, intitolata al munifico iniziatore della rara e notevole collezione, sotto l’egida del Comune di Parma e della Fondazione Monte di Parma.
Dal 1997 al 1999 il Museo è stato oggetto di un accurato ed impegnativo restauro, resosi peraltro necessario dall’acquisizione di nuovi locali, che, pur mantenendo sostanzialmente inalterati l’ordinamento ed i criteri espositivi voluti e curati da Glauco Lombardi, ha consentito di adeguare la struttura museale ai più efficaci ed attuali sistemi di sicurezza e fruibilità.
Salone delle Feste - Sala Dorata - Sala Toschi - Sala Acquerelli - Sala Francesi - Sala Petitot - Sala Affetti - Sala Maria Luigia
(testi tratti da: www.museolombardi.it)