Luogo: Piazza Duomo con ingresso da Vicolo del Vescovado 3/a
ORARI: Tutti i giorni dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,30
BIGLIETTI: Museo / Museo + Battistero
Singolo € 4,00 / € 6,00
Gruppi (min. 5 persone), oltre 65 anni e studenti con documento € 2,00 / € 4,00
Gruppi scolastici € 1,00
INFORMAZIONI: Tel. 0521/208699 Fax 0521/234237
siti internet:
Il Museo Diocesano di Parma viene inaugurato nel marzo 2003.La sua sede occupa una parte del sotterraneo del palazzo Vescovile, con ingresso da vicolo del Vescovado.
I lavori di realizzazione del museo sono stati particolarmente complessi in quanto è stato recuperato un vasto ambiente nel palazzo Vescovile e costruito un sottopassaggio di collegamento per la realizzazione di un ingresso autonomo.
Viene infatti confermato l’intento del museo di essere da una parte “luogo della memoria storica” attraverso la conservazione delle opere d’arte presenti e al tempo stesso punto di partenza per un percorso “religioso” di studio e conoscenza della comunità cristiana locale che si è espressa con la realizzazione dei principali edifici religiosi cittadini e delle opere presenti nel museo.
Si intende offrire al visitatore un percorso che, con l’aiuto di pannelli esplicativi e l’esposizione di importanti reperti archeologici, illustra lo sviluppo della città di Parma durante l’epoca romana e medievale con particolare interesse verso la formazione del complesso episcopale, della cattedrale e del battistero.
Il museo ospita, oltre a una raccolta di importanti pezzi del XII e XIII secolo provenienti dalla Cattedrale e dal Battistero, i mosaici rinvenuti in piazza Duomo nel 1955, i quattro leoni stilofori provenienti dalla Cattedrale, tre lastre tardo romane, le sei statue in origine collocate all’esterno del Battistero (re Salomone e la regina di Saba, il profeta Natan e re David, gli arcangeli Michele e Gabriele).
Nei locali del museo sono inoltre visibili le fondazioni di un edificio medievale e un tratto di cinta muraria venuti alla luce durante gli scavi per la realizzazione del museo stesso. (testo: www.cattedrale.parma.it)