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Limodorum AbortiunmLimodorum Abortiunm“Se la valle del Taro a monte di Fornovo è poco conosciuta, ancor meno lo é quella del Ceno, affluente del Taro - così scriveva Vito Fumagalli che era nato fra queste montagne...- I gruppi di case emergenti dai boschi, a mezza costa e più in alto, danno un senso di rassegnata e difficile sopravvivenza, soprattutto all’interno delle valli, dove i tetti grigi, i muri di pietra rivelano la vecchiaia, l’antichità, provata dalle non poche fortificazioni, che fanno pensare al Medioevo, l’epoca dei castelli, dei signori della montagna....Nessuno, però, è sfiorato dall’idea che i primi documenti del Medioevo giunti fino a noi relativi all’Italia settentrionale, quasi tutta dominata dai Longobardi dall’anno 568 all’anno 774, ci parlino di questi luoghi. Sono cose che conoscono solo gli studiosi”.
GhiroGhiroSilva Arimannorum, la selva degli uomini liberi longobardi: così nei documenti è citata la zona che forse andava dall’attuale confine con la provincia di Piacenza sino alla sponda del Ceno sottostante Bardi, che richiama un’economia che fu a lungo silvo-pastorale, con un allevamento brado nei boschi, con la raccolta della castagne, delle noci, insieme alla caccia anche di animali di grossa taglia, alla pesca e a colture cerealicole.
E’ ancora estremamente ricca la vallata del Ceno dal punto di vista botanico, soprattutto nella sua parte media, che in pratica corrisponde al territorio del Comune di Bardi. La grande varietà geologica, insieme alla discreta variazione altimetrica tra il letto del Ceno ed i monti limitanti la valle, hanno permesso la formazione di numerosissimi ambienti diversi. La diminuzione della pressione antropica, che comunque qui non è mai stata devastante, ma anzi ha avuto l’effetto di aumentare la diversità biologica, e il limitato sfruttamento dei pascoli hanno creato condizioni ottimali per numerose specie vegetali.
Cerro -  Quercus certisCerro - Quercus certisIn prossimità del Ceno troviamo la caratteristica vegetazione golenale, in genere quella più tipica di zone aride, a volte, però, interrotta da piccole zone umide con canneti e boschi ripariali. Fitte macchie di salici, pioppi e ontani si alternano a zone ghiaiose colonizzate da olivello spinoso.
Nelle garighe, associazioni di arbusti molto bassi, sempreverdi, con numerose specie erbacee, e nei querceti secchi ai lati del torrente, in maggio e in giugno abbiamo splendide popolazioni di orchidee xerofile, delle zone aride, come le Ophris apifera, bertolonii, sphegodes, insectifera, le Cephalanthera, a volte specie non comuni, come il Limodorum abortivum e l’Himantoglossum adriaticum.
Roverella - Quercus pubescensRoverella - Quercus pubescensAllontanandoci dal torrente troviamo zone coltivate, ricche di prati stabili, sempre intercalate da incolti e da macchie di bosco, in genere querceti cedui, a volte qualche splendido lembo di fustaie rade, ricche di specie nemorali. La zona più tipica è quella di Casanova, particolarmente aperta e soleggiata.
Il gruppo del M. Lama, tra Gazzo e Boccolo dei Tassi, ed il gruppo Ragola-Camulara sono caratterizzati geologicamente dalle ofioliti (serpentini, gabbri, basalti, diaspri). Sono rocce scure che si scaldano molto e sono ricche di magnesio, elemento tossico per la vegetazione: la copertura vegetale é pertanto scarsa, ma su di esse si sviluppano associazioni di piante molto particolari ed interessanti, in grado di adattarsi alle condizioni-limite di questi habitat: tipiche sono alcune felci, come l’Asplenium cuneifolium, chiamato appunto felce dei serpentini o la Cheilanthes marantae.
Ophrys ApiferaOphrys ApiferaIn tutte queste zone abbiamo estese faggete ma non troviamo castagni, che abbondano invece nelle zona di Gravago, su arenarie. Ora queste piante, il cui frutto era un tempo elemento base dell’alimentazione dei montanari, sono maestosamente invecchiate e spesso ridotte a grandi tronchi cavi, particolarmente adatti a dare ospitalità ai rapaci notturni come l’allocco e la civetta, ai picchi, a ghiri,moscardini e scoiattoli, oltre a nutrire roditori e cinghiali. In questi boschi troviamo le associazioni tipiche dei boschi mesofili, cioé mediamente umidi.
Le zone sommitali sono caratterizzate da splendidi pascoli (M. Ragola, M. Lama, M. Carameto, M. Barigazzo, M. Pelpi) che in primavera e all’inizio dell’estate si coprono di incredibili fioriture: notevoli i crochi in marzo sul M. Pelpi e gli asfodeli all’inizio di giugno sulla Tagliata, un contrafforte del M. Barigazzo.
Alcuni ambienti particolari, ad esempio le zone umide dei versanti nord-orientali del M. Lama o le torbiere del Ragola sono veri gioielli dal punto di vista della biodiversità.


Logo Comunità Montana delle Valli del Taro e del CenoDocumento pubblicato
grazie alla concessione
e alla collaborazione della
Comunità Montana
delle Valli del Taro e del Ceno
Illustrazione di Paolo Sacchi
www.sakai.dk

Riserva Monte Prinzera

La Riserva naturale orientata di Monte Prinzera

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La Riserva naturale orientata Monte Prinzera, posta nella media valle del Taro, è la sola area regionale istituita a tutela di un affioramento ofiolitico.Gli itinerari al suo interno consentono di apprezzare la severa bellezza della scura roccia che emerge in… Leggi tutto
320px-Drosera rotundifolia leaf1

L'ambiente naturale

in Arte e Cultura - Albareto
Foglia di Drosera Rotundifolia (fonte Wikipedia)Il crinale dell’Appennino, nel comune di Albareto, è interessato da formazioni arenacee del tipo di M. Zatta, formata da arenarie quarzoso-feldspatico micacee risalenti al Cretacico. Interessanti le tracce… Leggi tutto
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Museo diocesano

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Museo diocesano - Fidenza Luogo: via don Minzoni, 10/a - Fidenza (PR).Orari di apertura: da martedì a domenica 9,30 - 12,00 e 15,00 - 18,00.Indirizzi, contatti e prenotazioni: tel. 0524.514883e-mail: museofid@museodelduomodifidenza.191.itSito Internet:… Leggi tutto
ArchivioGuareschi

Archivio di casa Guareschi

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Archivio Guareschi - Roncole Verdi Luogo: via Processione, 160 - Roncole Verdi (PR). Orari di apertura: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00.Chiuso 1 - 20 luglio e 23 dicembre - 10 gennaio.Indirizzi, contatti e prenotazioni: tel. 0524.92495e-mail:… Leggi tutto
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