Il castello di Ravarano sorge su di un monte che si eleva quasi a precipizio sul Baganza ed è circondato da un gruppo di case, anticamente denominato il "Villaggio".
La costruzione di questo di questo castello risale al Mille e fu voluta dal Comune di Parma a difesa dalla vicina Lunigiana.
Fu poi ceduto, con tutta la corte, ai Pallavicino, come risulta dagli statuti del 1225, ma nel 1267 fu tolto a Oberto, celebre ghibellino, dai guelfi di Parma e distrutto.
Non si conosce la data della riedificazione.
Nel 1444, tra quelle mura furono stesi gli statuti di Valle e nel 1687, la camera ducale avocò a sè tutti i diritti cedendoli poi ai Boscoli.
Nel 1728 fu ceduto a Paolo Anguissola, nel 1752 a Lorenzo Cristiani e nel 1758 ai Marchesi Lalatta.
Di vendita in vendita, è ora della famiglia Nanni.
Il castello presenta una struttura austera priva di merlature ed altri ornamenti.
Un portone di legno immette nella corte dove c'è un pozzo con lo stemma dei Pallavicino; nella sala centrale risalta un antico camino e sono raccolti preziosi cimeli, i ricordi delle casate e le memorie della famiglia Fainardi, diversi ritratti, una collezione d'armi, ceramiche e mobili d'epoca.
Documento pubblicato
grazie alla concessione
e alla collaborazione della
Comunità Montana
delle Valli del Taro e del Ceno
Illustrazione di Paolo Sacchi
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