Sicurezza

Le informazioni e i consigli che si possono fornire relativamente alla sicurezza non sono mai abbastanza, e qui di seguito un breve vademecum di quello che occorre sapere per ridurre i rischi di incappare in spiacevoli contrattempi durante la percorrenza della B15-2012:

In primo luogo oltre agli ausili alla navigazione, quali GPS, è fondamentale essere provvisti di telefono cellulare con batteria carica più carica batterie. Inoltre occorre inserire nella rubrica il numero da chiamare in caso di emergenza (quello che avete fornito nel form e che viene stampato sulla targa da apporre sullo zaino), non mascherarlo e memorizzarlo con l'identificativo o sigla "ICE" (In Case of Emergency) prima del nominativo da chiamare.

E' bene munirsi di telo termico o "metallina" (si proprio quella che si vede nel lieto fine dei film d'azione) reperibile nei negozi di articoli sanitari, questo perchè in quota può rendersi estremamente utile in caso di soste forzate dovute a traumi e in attesa di soccorso, o solamente per coprirsi se per imprevisti vari si sarà costretti a passare la notte all'aperto.

Avere con sè la cartografia della zona e una bussola magnetica è sempre una buona norma, questo perchè anche se siamo dotati dell'ultimo modello di Garmin con la Mappa più dettagliata possibile può sempre capitare che l'elettronica faccia brutti scherzi (vedi legge di Murphy). Questa la si può scaricare direttamente dalla sezione "Cartografia di supporto".

Una torcia frontale (e ovviamente carica con batterie di ricambio) può essere, come la metallina, l'accessorio che fa la differenza tra una piacevole e divertente escursione notturna e un "ginepraio" inestricabile in caso di percorrenza di una tappa che può, per imprevisti o cambi di percorso, protrarsi anche dopo il tramonto, come è successo durante la prima tappa dell'edizione del 2011 che ha visto il gruppo scendere dai 1404m s.lm. del Monte Zatta con l'oscurità (anche se c'era un meraviglioso cielo stellato a segnare la via...)

Per la sicurezza anche il fischietto di plastica è un gadget importante. Anche se l’attraversamento non interesserà la foresta pluviale costaricense e certi problemi non dovremmo proprio averli, il fischietto si renderebbe utile nel caso in cui qualcuno dovesse sbagliare sentiero, o dovesse rimanere attardato per qualsiasi motivo, senza essere visto dalle altre persone che faranno parte del gruppo durante i tre giorni di spedizione: in questo caso, un fischietto rivela la posizione in maniera più efficace delle urla.

Qualcuno leggendo la sezione relativa al materiale consigliato per l'equipaggiamento, si sarà chiesto il perchè della pinzetta per le sopracciglia, ebbene la risposta risiede nella difficoltà di eliminare spine e corpi estranei dalle coperture della prorpia MTB in caso di foratura. Molto spesso si rivela una operazione difficoltosa se non impossibile a mani nude e la pinzetta risulta essere l'utensile vincente.

Il Kit di primo soccorso fa parte di quello che ognuno di noi dovrebbe avere nel proprio DNA di Biker o di escursionista e quindi tralasciamo ulteriori dettagli.

Per quanto riguarda il proprio approvigionamento di cibo (barrette, panini, integratori, etc...) e acqua si dovrebbe considerare, per la propria sicurezza, di programmare le quantità da avere con sè in modo da poter coprire intervalli di circa 36 ore in modo da non trovarsi ne in crisi di fame ne in stato di disidratazione. Questo perchè può risultare difficile trovare punti d'acqua (sicuramente potabile) e alimentari lungo il percorso per periodi anche lunghi.

Per chi volesse aumentare il proprio grado di conoscenza sul Primo Soccorso può scaricarsi, cliccando qui sotto, un utilissimo manuale che contiene informazioni preziose da tenere sempre con se:

 primo soccorso

MANUALE OPERATIVO DI PRIMO SOCCORSO