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Beduzzo Secret

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altimetria beduzzo secret

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AVVERTENZE

punto di partenza: Beduzzo (PR)

punto d'arrivo: Beduzzo (PR)

Da Beduzzo (frazione La Strada) sulla provinciale Massese per Corniglio, si sale alla frazione di Tre Rii e Case Martane (Martano) per rampe asfaltate belle dure. Poi si entra nei campi che si stendono ai piedi di Cozzano che si raggiunge in breve. Si sale dalla chiesa fino al villaggio Pineta (durissimo) e si prosegue verso le case più alte. Si lascia la strada per salire in offroad fino alla cima del monte Pozzo da cui si comincia a scendere nella pineta fino al Passo di Fragno (diverse varianti portano tutte più o meno al passo). Dal passo si segue la strada bianca verso destra e si abbandona quasi subito per raggiungere le antenne di monte Sesiolo. Da qui inizia un single trail ricavato dal nulla in mezzo al bosco di roverella che tra ripidoni, tratti a slalom tra le piante conduce fino alla provinciale a fondo valle. Il percorso presenta alcuni tratti un pò ripidi e con scarsi spazi di manovra in cui i meno abili faranno fatica a restare in sella. La prima volta che lo fate affrontatelo con la dovuta prudenza. Da evitare accuratamente le rampe disseminate nel percorso (alcune veramente alte) a meno che non siate downhiller esperti e comunque sempre con protezioni e casco integrale. Il sentiero non è segnato e quindi senza GPS è difficile individuarlo e seguirlo interamente. E' possibile rifare la discesa risalendo da Tre Rii a Monte Sesiolo per asfalto accorciando di molto il giro ma mantenendo intatto il tratto di discesa più bello. Essendo un secret spot non posso rivelare pubblicamente la localizzazione del percorso fatto stamattina con Max, MaxChiappo e Enrico. La nostra guida di giornata era il Max che ci voleva mostrare la bellezza di questa discesa in single track in mezzo ai boschi di quercia della Valparma. Essendo venuto meno all'ultimo il Balo, vera guida e "padrone di casa" del percorso, a cui faccio gli auguri di pronta guarigione, eravamo nelle mani del nostro scout che per sua stessa ammissione non era certo di imbroccarla giusta. Riposta in lui tutta la nostra fiducia ci siamo avviati dal fondovalle di Beduzzo verso Tre Rii (dove vi consiglio di andare a mangiare un tris di tortelli da Ablondi quando siete in zona). Con noi oggi c'era Enrico, amico nonchè collega alle prime uscite in MTB e alla prima assoluta con cialtroni come noi. La salita è subito dura e il povero paga dazio, come normale, senza però schiattare del tutto. Ripreso un attimo possesso del proprio stomaco ripartiamo a al primo bivio.....siamo già persi. In realtà la guida ha fatto il suo dovere ma io e Enrico tiriamo dritto anzichè seguirlo: che il nostro subconscio non si fidasse ? Molto più probabile che il freddo avesse bloccato qualche sinapsi ! Il paesaggio è da inverno duro: cielo coperto, 0 gradi, e qualche fiocco di neve che cade qua e la sopra la neve già caduta nei giorni prima sui campi. Salendo verso Monte Sesiolo troviamo una deviazione con segnavia MTB e ci infiliamo in fuoristrada. Attraversiamo dei coltivi sotto il borgo di Case Gonizzi e poi risaliamo sulla strada raggiungendo Cozzano. Da li con lo strappo finale saliamo in Pineta dove ci ritroviamo con i nostri che, mentre ci aspettavano, hanno tentato di spegnere un incendio....in un cassonetto e soprattutto hanno tentato di non congelare in nostra attesa, visto che come sempre più spesso capita nei nostri paesi di montagna, il bar della pineta era chiuso sbarrato. Chiedo venia al nostro Max riconoscendomi colpevole di lesa maestà verso la guida di giornata e ripartiamo per lo strappo finale. Dal villaggio pineta alta le cose si fanno serie: per terra ci sono 3-4 cm di neve, che sulla strada si è trasformata in ghiaccio puro, si è alzato il vento e il termometro segna -2. Risaliamo in mezzo alla neve l'ultimo strappo di salita che sale al Monte Pozzo, cima Coppi di giornata. Iniziamo la discesa nella pineta dopo esserci un pò sistemati e dopo 10 metri il mio nuovo cavallo già mi disarciona lasciandomi un paio di timbri sulla tibia (a ridaje, e comprale 'ste protezioni !). Risalgo in sella ben determinato a domarlo e con più cattiveria ricomincio a guidare tra i maledetti solchi scavati dalle moto e resi ancora più profondi dall'acqua. Il percorso è bello ma con neve e ghiaccio è decisamente insidioso e il nostro Enri saggia con mano il potere lacerante dei rovi di montagna: addio giacca antivento, però almeno le chiappe non sono bucate ! Arriviamo al passo di Fragno e da qui il percorso è coperto dal segreto di stato. Comunque posso dire che è veramente un bello spot per la MTB: primo pezzo un pò hard ( impraticabile con neve ) ma dopo poche decine di metri diventa veramente un bel single track da guidare e scodare tra le piante volendo senza un attimo di tregua. L'obiettivo è tornarci con la bella stagione per riprendere con la videocamera la discesa. Avendo più tempo a disposizione si potrebbe pensare a scovare anche una risalita un pò più offroad tanto per rendere l'anello più interessante.

Piergiorgio Rivara
www.bikemonkey.it