Dal punto di vista geologico si riconoscono zone ricoperte da formazioni alluvionali terrazzate ghiaiose e sabbiose-limose di origine continentale, morfologicamente stabili, depositate dal Taro e dallo Sporzana durante il Pleistocene e l’Olocene. Formazioni prevalentemente argillose di origine marina si estendono nell’intero territorio comunale, spesso caratterizzate da fenomeni di erosione superficiale e da frequenti movimenti franosi. Nella parte centro-meridionale del Comune si ergono imponenti ammassi ofiolitici. Si tratta di rocce di origine magmatica, formatesi attraverso il consolidamento di lave effuse sui fondi marini durante l’era mesozoica: Monte Prinzera, Rocca Galgana ed altri ammassi di minori dimensioni. Il fiume Taro rappresenta il principale corso d’acqua, e lambisce il territorio comunale nella sua parte nord ovest per una lunghezza di 12 km, dopo aver percorso la vallata che da lui prende il nome.
Della valle del Taro ci parlano sia il Petrarca nella Frottola dicendo che “Valtaro è bel paese”, sia il Piccinelli, seicentesco scrittore e poeta milanese, mentre il Boccia (1804) sottolinea: “la costa da Collecchio a Fornovo è una delle più deliziose dello Stato non tanto per l’ubertà del terreno quanto per i punti di vista, e purezza dell’atmosfera, e ne sia una prova il trovarvisi un buon numero di casini assai eleganti, fra quali primeggia il palazzo di Carona all’est di Fornovo.
... il territorio (...) confina al sud col rio Ricò, all’ovest col Taro rimpetto a Ramiola, al nord con Ozzano e all’est con Neviano de’ Rossi.
Dopo un miglio sul finire della strada carrozzabile nel margine del Taro e poco lungi dall’imboccatura della Sporzana, giace Fornovo in faccia al confluente del Ceno. (...) all’est ha Neviano de’ Rossi, al sud la Sporzana e Respicio, e al di là del Taro ove trovasi Ramiola corpo di Fornovo, al sud ha Viazzano, all’ovest Roccalanzona, e S. Andrea, e al nord Felegara sulla sinistra del Taro, e sulla destra Vizzola separata dal territorio di Fornovo dal rio Ricò. La lunghezza del territorio è di due miglia, e la larghezza di cinque. Il rio così detto Riccò si ritrova un miglio pria di giungere a Fornovo: nasce egli pure sul territorio di Neviano de’ Rossi nel luogo detto monte Rotondo, scorre per tre miglia dal sud-est al nord-ovest, e si scarica....”
Documento pubblicato
grazie alla concessione
e alla collaborazione della
Comunità Montana
delle Valli del Taro e del Ceno
Illustrazione di Paolo Sacchi
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