Luogo: V.le San Martino, 8
tel. (+39) 0521.257337
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sito: internet: www.museocineseparma.org
dal Martedì al Sabato: 9:00-14:00; al pomeriggio fino alle 17 solo previa prenotazione
chiuso domenica, lunedì e festivi
Da non perdere: collezione ceramiche cinesi
Il Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma ebbe inizio nel 1901. A conclusione della grandiosa Esposizione Universale di Torino, organizzata dall'Italia nel 1898, il Senatore Fedele Lampertico di Vicenza fece dono di alcuni pregevoli pezzi a Mons. Conforti, Vescovo di Parma e Fondatore dei Saveriani. Quella Mostra, in cui vennero riprodotte al naturale, con mobilio e arredamenti originali, stanze cinesi, ambienti giapponesi e scene di vita indiane avevano suscitato un enorme interesse per l'Oriente, i suoi modi di vita e la sua arte. Da questa mostra e da quella donazione, nell'intento di far conoscere la Cina, nacque anche il Museo di Parma.
Arricchito da successivi apporti regolari che durarono fino agli anni '50 e poi da saltuarie donazioni, esso si propone di dare una panoramica essenziale del mondo artistico cinese. In seguito, a questa prima raccolta di oggetti d'arte ed etnografia cinesi, si aggiunsero oggetti, a carattere prevalentemente etnografico, provenienti anche da altre aree geografiche: Giappone, Indonesia, Brasile, Messico ed Africa.
A conclusione di un sopralluogo al Museo nel 1998, il Prof. Ye Zhemin, docente all'Accademia Centrale di Arte e Artigianato di Pechino e uno dei massimi esperti di ceramica, ebbe a scrivere: "(Nel museo) sono rappresentati insomma tutti i generi di ceramica cinese significativi, tanto da formare una sequenza storico-artistica completa. Oltre a questo, nel Museo sono raccolti anche alcuni bronzi delle dinastie Shang e Zhou, pitture risalenti alle ultime dinastie, tessuti, sculture in avorio, abiti e altri oggetti dell'artigianato popolare. Ecco che il nome "Museo d'Arte Cinese" che è stato dato a questo centro corrisponde in pieno alla sua variegata raccolta".
Una visita al Museo non delude né l'esperto, né l'amatore di cose belle in generale e di arte cinese in particolare. Vi si può ammirare ad es. un gocciolatoio a forma di tartaruga (Han orientale) di cui, il già citato Prof. Ye Zhemin scrive: "non si può che definirlo un ammirevole e specialissimo pezzo conservato all'estero", e difficile da trovare perfino in Cina.
Accanto al Museo d'Arte Cinese, c'è quello Etnografico relativo a vari Paesi del mondo. Particolarmente significative sono le collezioni provenienti da Cina, Repubblica Democratica del Congo, Amazzonia e Messico, che qualificano in maniera eccellente il Museo Etnografico stesso. Altre raccolte che testimoniano la presenza e il lavoro dei Saveriani in Paesi quali Bangladesh, Cameroun, Giappone, Indonesia e Sierra Leone risultano meno ampie e significative. (testo: www.museocineseparma.org)