Luogo: Abbazia di Valserena
viazza di paradigna, 1
43122 Parma (PR)
tel +39 0521033652
fax +39 0521347007
Orario uffici: lunedì e venerdì dalle 8.00 alle 14.00, da martedì a giovedì dalle 8.00 alle 18.00; chiuso sabato e domenica.
Orario per la consultazione (su prenotazione): martedì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
Sito Internet: biblioteche2.comune.parma.it
Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Csac) è una struttura progettata dall'Università di Parma come servizio pubblico rivolto ai problemi della comunicazione, luogo dove si individuano, raccolgono, conservano, analizzano tutti i materiali che sono strumenti del comunicare.
E' diviso in cinque dipartimenti: arte, media, progetto, fotografia, spettacolo e in ognuno di essi sono conservati numerosi documenti della cultura contemporanea.
Nel Dipartimento d'arte sono esposte alcune centinaia di dipinti e sculture: da Sironi a Fontana, a Birolli, a Vedova, a Morlotti, a Mattioli, a Veronesi, a Consagra, a Schifano, a Paolini, a Max Bill.
Il compito istituzionale della struttura è la raccolta, tutela, conservazione, catalogazione e consultazione dei materiali afferenti a cinque diverse sezioni: Arte, Media, Progetto, Fotografia e Spettacolo. Particolarmente connotate per la loro ricchezza, le collezioni di architettura, design e grafica risalenti ai decenni compresi tra il ’30 e gli anni ’70 del Novecento. L’attuale sede dello CSAC è il Padiglione Nervi costruito nel 1953 su brevetto dell'Ing. Pier Luigi Nervi, e riattato nel 1986-90 per soddisfare le esigenze della destinazione museale, su progetto dello Ufficio Tecnico della Università di Parma.In un prossimo futuro si prevede l'utilizzo della Certosa di Valserena, costruita nel sec. XIV°, rimaneggiata nel sec. XVIII° e restaurata a partire dal 1985 a cura della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici.
Sezione Arte: raccoglie a tutt'oggi 1200 dipinti, 200 sculture, 15.000 disegni di oltre 100 artisti, come Accardi, Afro, Alviani, Angeli, Baj, Bendini, Bill, Birolli, Boero, Burri, Canogar, Cassinari, Cavaliere, Ceroli, Consagra, De Rocchi, Del Pezzo, Della Torre, Fabro, Ferrari, Festa, Fioroni, Fontana, Forgioli, Gallizio, Garau, Garcia Rossi, Gastini, Gentilini, Giunni, Griffa, Guenzi, Guttuso, Lavagnino, Mandelli, Mattioli, Melotti, Morellet, Moreni, Morlotti, Nigro, Novelli, Ossola, Padova, Paolini, Pardi, Pizzinato, Arnaldo Pomodoro, Pozzati, Raciti, Radice, Reggiani, Rotella, Santomaso, Savinio, Scanavino, Schifano, Scialoja, Soldati, Spagnulo, Sughi, Tadini, Tilson, Uncini, Vedova, Veronesi, Vostell, Xiao e molti altri.
Sezione Media: vi si conservano 7.000 bozzetti di manifesti e 2.000 manifesti cinematografici di autori come Ballester, Acerbo, Cesselon, Ciriello, Manno, oltre agli importantissimi archivi (circa 100.000 pezzi) di Carboni, Iliprandi, Provinciali, Sepo, Testa, Tovaglia, Vitale, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione di autori come Pericoli e Chiappori, quelli del gruppo de "Il Male" (Angese, Giuliano, Perini, Vincino), quelli del gruppo di "La Repubblica" (Bevilacqua, Bucchi, Alain Denis, Eletti, Jezek, Micheli), e poi ancora Galantara, Bisi, oltre agli archivi di Luciana Roselli e Brunetta Mateldi.
Sezione Progetto: è costituita da 1.500.000 disegni di architettura e design, 800 maquettes, 2.000 oggetti di architetti come Alpago Novello, De Finetti, Gardella, Menghi, Nervi, Ponti, Pulitzer, Rava, Samonà, Vietti e di designer come Archizoom, Bellini, Castiglioni, Mari, Mendini, Munari, Nizzoli, Rosselli, Sambonet, Afra e Tobia Scarpa, Sottsass Jr.. Questa sezione comprende anche l'Archivio della Moda con 70.000 disegni e numerosi abiti di Albertina, Albini, Antonelli, Armani, Ferrè, Krizia, Lancetti, Monsieur Gilles, Moschino, Schuberth, Soprani, Sorelle Fontana, Versace.
Sezione Fotografia: si conservano 2.500.000 di negativi su lastre, 2.200.000 negativi su pellicola, 1.700.000 stampe, 150 apparecchi fotografici antichi. Di notevole interesse sono, fra l'altro, 140 negativi scattati da Man Ray negli anni Trenta e 2.000 pezzi della F.S.A (Farm Security Administration: associazione di fotografi americani che tra gli anni ’30 e gli anni ’40 hanno fotografato il territorio e la realtà americana, inaugurando uno stile che ha segnato ampiamente anche la produzione cinematografica contemporanea). Oltre a questo, l'archivio completo dello Studio Stefani di Milano, dello Studio Villani di Bologna, dello Studio Vasari di Roma, dello Studio Tosi di Parma, dello Studio Orlandini e Davolio Marani di Modena, dello Studio Cattani di Faenza, della Publifoto di Roma (fino al 1970) senza contare gli archivi di fotografi italiani da Migliori a Ghirri.
Sezione Spettacolo: contiene 100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi antichi.
Tutto il materiale è accessibile in originale per studiosi, docenti, ricercatori e dottorandi, fatta eccezione per alcuni progetti tutelati all’origine dagli autori o per materiale in non perfetto stato di conservazione. E’ possibile la consultazione in originale anche per studenti muniti di lettera di presentazione del docente e autorizzati dal direttore dello CSAC.
Di gran parte del materiale, in particolare per quello che è stato oggetto di esposizioni o di studio, esistono riproduzioni fotografiche.