IL GIRO

LE CASCATE DEL PESSOLA (Varano de’ Melegari)
Tracciato da: Massimo Fontana

Punto di partenza: Case Contini
Distanza: 25.400 mt | Pendenza max.: +22,8% -25,5% | Dislivello +1.016 mt | Difficoltà: Impegnativo
Adatto per: running, trekking, mtb

Le cascate del Torrente Pessola erano un conto in sospeso: un anno fa la rottura di un cambio posteriore aveva interrotto questo giro e abbiamo atteso quasi un anno per recuperarlo. Per il livello di gratificazione abbiamo forse atteso fin troppo.
Lasciamo l'auto a Case Contini nel parcheggio dell' omonima  trattoria e appena scesi dall'auto, una temperatura piuttosto "croccante" ci da il buongiorno e ci risveglia del tutto; ci fa anche capire che l'estate è solo un bel  ricordo. Il tempo di infilare le scarpe e le giacche anti vento e si parte in direzione Specchio.  Ci aspettano 7 km di asfalto, ma tutti in salita, quanto basta per rompere il fiato e forse anche più.  Arrivati a Specchio beviamo un caffè  prima di affrontare  la parte più adatta alle "ruote grasse"; nel frattempo questa salita ci ha reso evidente che le giacche ora sono di troppo.  Imboccata la prima carraia, scopriamo che il sottobosco che si affaccia sul tracciato è appena stato pulito e questo ci permette di godere di un fondo di terra bello compatto, alternato a tratti rocciosi; la pioggia caduta la settimana scorsa, ha reso scivolosi solo brevissimi tratti  e le salite - discese che si alternano,  mai troppo ripide rendono il percorso molto scorrevole e divertente.  Dopo aver incrociato diversi cacciatori appostati per la battuta al cinghiale, conveniamo che forse sarebbe stato meglio portarsi un campanello, giusto per segnalare la nostra presenza nel bosco agli uomini armati. Giungiamo al piccolo santuario  della Madonna della Fosa ed in cinque minuti ci ristoriamo ed in sottofondo l'insistente rumore dei cani al lavoro.  Da li ripartiamo per un anello che ci riporterà allo stesso punto, ma ne sarà valsa veramente la pena,  perché il single track, quasi tutto in falsopiano è veramente entusiasmante ed a tratti anche piuttosto tecnico causa le rocce sconnesse. 
 
Ora una bella discesa ci porta al bivio dove avevamo interrotto il giro l'anno scorso. Prendiamo a destra e saliamo sul solito terreno compatto godendo di un bosco veramente pulito;  con l'aiuto del navigatore arriviamo al greto del torrente Pessola, dove immaginiamo possano trovarsi le fatidiche cascate. Purtroppo non c'è traccia di segnaletiche. Le cascate sono a 5 minuti di camminata con bici in spalla nel greto e prima di riprendere il sentiero, dobbiamo saltare le tre balze d'acqua passandoci le bici dall'alto al basso ed inevitabilmente anche bagnandoci i piedi. L'occasione è buona per farci tre risate e una foto. Purtroppo il tempo perso ammonta a tre quarti d'ora.
 
Ripreso il sentiero del ritorno, dopo una breve salita ci troviamo a tu per tu con un cinghialetto che se la batte di gran carriera, appena si accorge di noi a una decina di metri, "inchioda e fa dietro front". Pericolo scampato.  Un bel laghetto con gazebo in muratura, ci segnala che ormai siamo nei pressi di Castelcorniglio bellissima costruzione risalente al '600. Da qualche tempo stiamo pedalando a mezza costa sulla parte sinistra del torrente, ma la bella vegetazione non ce lo lascia campire immediatamente.
 
Da  Castelcorniglio si procede  per strada per lo più asfaltata e in discesa  verso il termine del giro. L'odore di patate arrosto che esce dalla trattoria di fianco all'auto, ci rammenta che sono le 13.
 
Tirando le conclusioni, l'asfalto incide abbastanza, ma tutto sommato il tour è veramente divertente, sempre pedalabile e con fondo mai banale soprattutto in discesa. Pressione bassa delle coperture per far presa in salita sulle rocce ed il single trek di 2 km è veramente bello. In caso di pioggia meglio evitare. Per inciso le cascate sono solo tre balzi di roccia di circa 2 metri e mezzo, non aspettatevi le cascate del Niagara. Dislivello 770 mt. tempo d'impiego 2-2,5 h.

Di: Massimo Fontana