La cittadina è situata in corrispondenza dei ripiani alluvionali alla sinistra dell’omonimo torrente, delimitati verso occidente dalle verdeggianti propaggini collinari che introducono ai vicini boschi di Carrega.
Le vicende storiche di Sala Baganza sono strettamente connesse a quelle dell’omonima rocca, datata verso la prima metà del ‘400, che si innalza ancora oggi al centro del borgo Si sa che nel 1142 un torrione denominato ”Torre di San Lorenzo” è già un fortilizio difensivo del territorio.
Nel 1258 la Torre e il feudo annesso passa alla famiglia Sanvitale che segnerà la storia della Rocca per 350 anni. Nel 1477 la Rocca viene ampliata e diventa così una dimora signorile e poi dalla metà del’500 anche centro di Riserva di Caccia. Di questo periodo è famoso anche l’attacco subito nel 1482 da parte di Amuratte Torelli, che vi assalì la cugina Donatella Rossi moglie di Alberto Sanvitale. E’ tradizione che Amuratte venisse abbattuto da una archibugiata indirizzatagli dala stessa Donatella.
Nel 1612 finisce l’epoca dei Sanvitale e inizia l’era dei Farnese, già signori di Parma, che apporterà grossi cambiamenti nella Rocca.
I Borbone diventano Duchi di Parma nel 1733 e vi resteranno fino all’arrivo di Napoleone che nel 1804 dona al tenente piemontese Varron la Rocca di Sala, che verrà però demolita nel 1832 nei 3 lati perché giudicata troppo grande da gestire. In periodo napoleonico l’edificio fu ceduto alla famiglia Varron, alla quale subentrò nel 1888 il marchese G. Battista Carrega.
In seguito anche Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma, sceglierà come residenza estiva la Rocca di Sala per la mitezza del clima.
Dopo vari passaggi a famiglie private nel 1988 il Comune di Sala ha acquistato la parte ovest più antica, mentre il settore est rimane di proprietà privata.
A breve distanza da Sala Baganza è situato il “Casino dei Boschi” dei principi Carrega che fu luogo di villeggiatura dei Borbone, e successivamente, della duchessa Maria Luigia. L'ambiente naturale è contraddistinto dalla presenza del Parco Regionale dei Boschi di Carrega, dei calanchi di Maiatico e del torrente Baganza.
Il patrimonio storico artistico offre interessanti edifici civili e religiosi quali
- la Rocca,
- il Borgo Medievale di San Vitale,
- il Casino dei Boschi,
- la Pieve di Talignano,
- l'Oratorio del Castellaro,
- i Resti dell'Acquedotto quattrocentesco della Nave
Oggi sala baganza è un centro artigianale con diverse industrie del settore agroalimentare e ampie aree a vocazione agricola, coltivate a foraggio e cereali destiati alla filiera del Parmigiano Reggiano e, nella zona sud, e vigneto, per la produzione dei vini d.o.c. dei Colli di Parma.